Hendrik Johannes Cruijff

Hendrik Johannes Cruijff

Attaccante, nato ad Amsterdam (Olanda), il 25 aprile 1947

“N on solo ammiro Johan: è il mio idolo; lo è stato fin da quando ero ragazzo. Per me è stato semplicemente il più forte giocatore che abbia mai visto in vita mia: era il più completo, organizzatore, realizzatore…il più carismatico di tutti.” (Michel Platini)

E poi c’è lui: Pitagora in scarpe da calcio.
(Federico Buffa)

Verso la metà del secondo tempo, il gioco fu interrotto per un fallo senza importanza e Johan si mise a protestare. Siccome l’arbitro non smetteva di dargli spiegazioni, andai a dirgli che, se voleva, poteva lasciargli anche il fischietto. Ne approfittai per suggerire a Cruijff di tenere per sé quel pallone e di darcene un altro, visto che in quella partita avevamo qualche diritto anche noi. Mi guardò con una certa aria misericordevole e chiese come mi chiamavo. ‘Jorge Valdano’ gli risposi. ‘E quanti anni hai?’ continuò. E io, obbediente: ‘Ventuno’. Fece una faccia che significava: chissà dove andremo a finire con questi giovani d’oggi, e dall’alto dei suoi gloriosi trent’anni mi mollò uno schiaffo dialettico: ‘Ragazzino, a ventun anni a Cruijff si dà del lei’”.
(Jorge Valdano)

Cruijff non era soltanto un centravanti pur essendo nominalmente un centravanti. Lui sapeva far tutto, davanti e dietro, e rendeva quell’Ajax, e anche la nazionale olandese, espressioni di calcio uniche.
Rivoluzionarie, se vogliamo. Sia da un punto di vista tecnico che, soprattutto, tattico. La massima espressione dell’uomo-squadra, in sostanza.
Cruijff faceva la giocata, sempre con estrema naturalezza, ma mai per se stesso: tutto era fatto in funzione del gruppo. Un gruppo fantastico, all’interno del quale c’erano giocatori straordinari, di cui Cruijff era la stella.
Ha contribuito a cambiare un modo consolidato di fare calcio.
Prima di quel periodo parole come pressing, fuorigioco, squadra corta e come calcio totale non si erano mai sentite. Non esistevano. Cruijff ha portato novità sostanziali sul piano tattico sfruttando testa e gambe. Prendeva la palla, ti faceva mezza finta e poi scattava. Poi, durante lo scatto, scattava di nuovo. Ditemi: come potevi marcarlo uno così?

(Gabriele “Lele” Oriali)

Sono riuscito a vederlo solo al tramonto, ma mi è sembrato un giocatore fantastico. Era più veloce degli altri, sia fisicamente che mentalmente, e sfruttava bene le sue doti. Accelerava come Caniggia, da uno a cento e poi frenava. E aveva una visione del campo impressionante. Qualche volta ha detto delle fesserie su di me, senza conoscermi bene.
(Diego Armando Maradona)

La carriera di Hendrik Johannes Cruijff visualizzata in un grafico

La carriera di Hendrik Johannes Cruijff in un grafico

Apri Leggende, bandiere e giramondo per consultare le carriere di altri giocatori.

Fotografie:
  • Video: Il Profeta del Gol (Sandro Ciotti - 1976)
  • Fotografia: 20 Novembre 1974, Olanda - Italia 3-1, Johan Cruijff in azione - Foto di Rob Mieremet / Anefo - The Dutch National Archive - Creative Commons CC0 1.0 Universal via Wikipedia