Franz Anton Beckenbauer

Franz Anton Beckenbauer

Difensore, nato a Monaco di Baviera, 11 settembre 1945

D er Kaiser.

He was a leader of men, a dominant presence who could bring the ball out with grace and skill. But I tell you this: he broke my heart. As an eight-year-old, I watched the 1974 World Cup Final between West Germany and Holland and I was supporting the Dutch. I cried my eyes out when they lost. I was very sad, but now I understand all about the brilliance of the Kaiser.
(Eric Cantona)

Il calcio è uno dei mezzi di comunicazione migliori al mondo: è imparziale, apolitico e universale.

Avendo sempre giocato in una squadra, mi sento a disagio quando vengo classificato tra i migliori a livello individuale.

Sono un tifoso bianconero perché è il club che ha vinto di più nella storia del calcio italiano, un po’ come il Bayern da noi, e ha sempre avuto campioni e allenatori di grandissimo livello. Per questo motivo da sempre sono un suo sostenitore.
(Franz Beckenbauer)

L’ho conosciuto da piccolo. Io ero nella nazionale giovanile che si preparava al mondiale del 1979 e lui, un grande da tempo, giocava nel Cosmos. Mi ha sempre colpito la sua eleganza di gioco.
(Diego Armando Maradona)

“Ogni volta che viene nominato, viene nominato col nomignolo di Kaiser. Dici per le sue note di personalità straripante? No, perché con la sua faccia da ragazzo del coro sembra esattamente quel dolcissimo sovrano che la Baviera ha avuto di nome Ludwig II[…]. È un borghese per default. Sposa la classica bionda ma gioca divinamente a calcio. No, togliete il ma, il ma non serve: gioca divinamente a calcio. È razionale, ha fatto il mediano nelle prime Germanie, adesso fa il libero. È il padrone, è veramente un giocatore che passa una volta ogni cent’anni.”
(Federico Buffa racconta “Storie Mondiali”)

Fotografia: By Bert Verhoeff / Anefo [CC0], via Wikimedia Commons