George Frederick Berry

George Frederick Berry

Difensore, nato a Rostrup (Germania), 19 november 1957

“Ci stanno insultando. I nostri tifosi ci stanno insultando. Certo non è che stiamo facendo una gran figura nella partita di FA Cup oggi. Anzi. Le stiamo prendendo di brutto dal Watford. Sono avanti per tre reti sul nostro terreno di gioco, nel nostro stadio.

Ad ogni modo non vedo l’ora che l’arbitro fischi. Non li sopporto più tutti questi insulti. Poi mi sembra che ce l’abbiano proprio solo con me.

Anzi vi dirò, ce l’hanno davvero solo con me!

D’altronde quel ciccione con il ventre gonfio di birra e la maglietta che a stento gli copre il pancione sta gridando proprio: “Sporco negroooooooo”. Così do un’occhiata in giro. Ad essere onesti giocatori di colore in campo non ce ne sono. A parte il sottoscritto ovviamente!

Beh sinceramente non è una novità. Negli anni Settanta in giro per i campi di calcio d’Inghilterra sarebbe stato strano non sentirla una cosa del genere. Ma il fatto è che questi sono i nostri tifosi! Quindi anche i miei in teoria, e mi stanno dando del negro! E sporco per giunta!

È stato a quel punto che mi sono incazzato. Quando ho avuto la certezza che quegli stronzi stavano utilizzando la scusa di una partita giocata di merda da tutta la squadra per prendersela con me, anzi con il colore della mia pelle. Razzisti del cazzo!

Allora sono corso verso il lardone e i suoi amichetti, e mi sono buttato nella mischia tirando pugni e calci. Stronzi malcagati! Non pensavano mica che il cioccolatino in questione avesse il fegato di buttarsi lì in mezzo per dargli la paga! E invece la paga se la sono presa e zitti. Certo qualche pugno l’ho preso anch’io. Ma volete mettere la soddisfazione di gonfiare un stronzo del genere!

Le parole liberamente attribuite a George Frederick Berry sono state ricostruite attraverso libri, interviste e altre fonti storiche, sono ispirate a fatti realmente accaduti e in seguito romanzate.
Fotografia: George Berry in azione Express & Star - George Berry: Cyrille Regis was my rival on the pitch, but a friend off it