Cláudio Ibrahim Vaz Leal

Cláudio Ibrahim Vaz Leal

Centrocampista, nato a Bagé (Brasile), 4 aprile 1964

“A l Doriano alla partita gli sembrava di sognar, quando vide Luca Vialli il rigore trasformar, non sapevano che nel Genoa, c’era un Brasiliano che tira bombe da lontano, gioca meglio di Pelé: Claudio Branco alè alè.
(Coro dei tifosi del Genoa)

Laterale sinistro dotato di un tiro molto potente, cresce calcisticamente nel Guarany di Bagé, squadra della sua città natale, e nell’Internacional di Porto Alegre; viene ingaggiato nel 1982 dalla Fluminense, con cui esordisce in massima divisione Brasiliana nel 1983.

Nel 1986 arriva in Italia, al Brescia; con la Leonessa gioca due stagioni, per un totale di 50 presenze.

Nel 1988 passa al Porto, dove vince il campionato 1989/90 e la Supercoppa di Portogallo.

Nel 1990 torna in Italia al Genoa, con cui conquista una storica qualificazione alla Coppa UEFA.

Lascia il Grifone nel 1993 per proseguire la carriera in patria, tra le file del Gremio, del Fluminense, del Flamengo e dell’Internacional. Dopo quattro anni in Brasile, Branco torna in Europa, in Inghilterra al Middlesbrough, dove resta due stagioni, retrocedendo nella prima annata in Football League Championship.

Chiude la carriera nel 1997 in patria al Fluminense.

Con la nazionale Brasiliana Branco colleziona 72 presenze e 9 gol, giocando titolare in tre Mondiali, quelli del 1986, del 1990 e del 1994. Con i verde-oro vince la Copa América 1989 organizzata proprio in Brasile.

Il 20 Giugno 1990, durante la partita del Mondiale Italiano tra Scozia-Brasile, con un fortissimo tiro su calcio di punizione, manda all’ospedale per trauma cranico, Murdo MacLeod, che, schierato in barriera, cerca di colpire il pallone di testa.

Ai Mondiali del 1994 mette a segno un gol su punizione nel quarto di finale tra Brasile e Paesi Bassi e segno il terzo rigore della serie Brasiliana nella finale vinta contro l’Italia.

Fotografia: Gli stranieri del Genoa nei primi anni '90 del XX secolo; da sinistra: l'uruguaiano Carlos Alberto Aguilera, il cecoslovacco Tomáš Skuhravý, e il brasiliano Branco. via Wikipedia