Bruno Conti

Bruno Conti

Ala, nato a Nettuno il 13 marzo 1955

“I l calcio è un grande mistero, senza nessun punto fermo. I ragazzini di Bahia hanno messo a giocare in porta Bruno Conti, per loro non era abbastanza forte. Conti, il campione del mondo.
(Dirceu)

Non sono mai stato capace di darmi delle arie e spesso in campo quelli più grandi e grossi mi menavano, mi sovrastavano, mi impaurivano. È stato Liedholm il primo a farmi il lavaggio del cervello, a farmi capire che il fisico conta sì ma fino ad un certo punto.
Io ero innamorato del pallone, avrei dribblato pure i pali della porta.
Liedholm mi ha corretto, mi ha rifatto nuovo, mi ha permesso di debuttare in A col Torino il 10 febbraio 1974.
Purtroppo andato via lui dalla Roma, sono stato ceduto anch’io.
Ero passato al Genoa, sono ritornato con la maglia giallorossa, nella mia città, nel 1977-78. A fine campionato, mi dirottarono nuovamente al Genoa. Ero il pendolare, il precario. Per fortuna l’anno scorso è tornato Liedholm e sono tornato anch’io. Vorrei non muovermi più. Mia moglie è stanca di traslochi, ero ‘l’ala con la valigia’. Sempre pronto ad andarmene, a partire. Per i ragazzi di queste parti è difficile affermarsi nella capitale.

Mi era venuto il complesso. Che avessi fatto male a non accettare a quindici anni di trasferirmi in California?
Erano venuti da mio padre alcuni dirigenti dell’Università di Santa Monica per convincerlo a lasciarmi andare. Assicuravano che mi avrebbero fatto studiare e che inoltre sarei diventato un signor professionista del baseball. Nettuno è terra di baseball, nel braccio avevo i segreti di tutte le curve. Avevo imparato a distinguermi in questo sport dai ‘marines’ che sbarcavano quasi sotto casa mia. Ma mio padre non cedette. Secondo lui dovevamo restare poveri ma uniti, meglio pane e frittata a casa che un figlio in America cioè nell’ignoto, secondo le sue convinzioni. Ora, devo ringraziare pure lui. Sarei stato un matto ad andar via…

Il giocatore che mi metteva più in difficoltà era Bruno Conti, dovevo adattarmi al suo modo di giocare per fermarlo.
(Antonio Cabrini)

La carriera di Bruno Conti visualizzata in un grafico

La carriera di Bruno Conti in un grafico

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  1. Fotografia: Bruno Conti , e il presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, sull'aereo del ritorno in patria dalla Spagna, con la Coppa del Mondo appena vinta dagli azzurri sul suolo iberico. via Wikipedia