“N on solo ammiro Johan: è il mio idolo; lo è stato fin da quando ero ragazzo. Per me è stato semplicemente il più forte giocatore che abbia mai visto in vita mia: era il più completo, organizzatore, realizzatore…il più carismatico di tutti.” (Michel Platini)
“E poi c’è lui: Pitagora in scarpe da calcio.”
(Federico Buffa)
“Verso la metà del secondo tempo, il gioco fu interrotto per un fallo senza importanza e Johan si mise a protestare. Siccome l’arbitro non smetteva di dargli spiegazioni, andai a dirgli che, se voleva, poteva lasciargli anche il fischietto. Ne approfittai per suggerire a Cruijff di tenere per sé quel pallone e di darcene un altro, visto che in quella partita avevamo qualche diritto anche noi. Mi guardò con una certa aria misericordevole e chiese come mi chiamavo. ‘Jorge Valdano’ gli risposi. ‘E quanti anni hai?’ continuò. E io, obbediente: ‘Ventuno’. Fece una faccia che significava: chissà dove andremo a finire con questi giovani d’oggi, e dall’alto dei suoi gloriosi trent’anni mi mollò uno schiaffo dialettico: ‘Ragazzino, a ventun anni a Cruijff si dà del lei’”.
(Jorge Valdano)
“Cruijff non era soltanto un centravanti pur essendo nominalmente un centravanti. Lui sapeva far tutto, davanti e dietro, e rendeva quell’Ajax, e anche la nazionale olandese, espressioni di calcio uniche.
Rivoluzionarie, se vogliamo. Sia da un punto di vista tecnico che, soprattutto, tattico. La massima espressione dell’uomo-squadra, in sostanza.
Cruijff faceva la giocata, sempre con estrema naturalezza, ma mai per se stesso: tutto era fatto in funzione del gruppo. Un gruppo fantastico, all’interno del quale c’erano giocatori straordinari, di cui Cruijff era la stella.
Ha contribuito a cambiare un modo consolidato di fare calcio.
Prima di quel periodo parole come pressing, fuorigioco, squadra corta e come calcio totale non si erano mai sentite. Non esistevano. Cruijff ha portato novità sostanziali sul piano tattico sfruttando testa e gambe. Prendeva la palla, ti faceva mezza finta e poi scattava. Poi, durante lo scatto, scattava di nuovo. Ditemi: come potevi marcarlo uno così?”
(Gabriele “Lele” Oriali)
“Sono riuscito a vederlo solo al tramonto, ma mi è sembrato un giocatore fantastico. Era più veloce degli altri, sia fisicamente che mentalmente, e sfruttava bene le sue doti. Accelerava come Caniggia, da uno a cento e poi frenava. E aveva una visione del campo impressionante. Qualche volta ha detto delle fesserie su di me, senza conoscermi bene.”
(Diego Armando Maradona)
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- Video: Il Profeta del Gol (Sandro Ciotti - 1976)
- Fotografia: 20 Novembre 1974, Olanda - Italia 3-1, Johan Cruijff in azione - Foto di Rob Mieremet / Anefo - The Dutch National Archive - Creative Commons CC0 1.0 Universal via Wikipedia