Il campionato di Serie A 1980/81 sta per iniziare. Dopo anni di autarchia dovuti alla cocente sconfitta degli Azzurri contro la Corea ai Mondiali inglesi del 1966, vengono riaperte le frontiere: alle società italiane sarà permesso ingaggiare un calciatore proveniente da federazione straniera.
Ai nastri di partenza c’è anche la Pistoiese. Gli Arancioni iniziano a sondare il mercato in cerca del giocatore che possa permettere quantomeno la permanenza in massima Serie. E qual’è il paese più affascinante ed esotico, quello che quando si parla di calcio ti fa sognare ad occhi aperti? Esatto! Il Brasile! E infatti l’Olandesina rivolge le sue attenzioni proprio all’Eldorado del fùtbol, e ci invia l’allenatore in seconda Giuseppe Malavasi.
E Giuseppe Malavasi torna in Italia con Luís Sílvio Danuello.
Per assicurarsi le sue prestazioni la Pistoiese paga 120 milioni di lire e soprattutto gli fa sottoscrivere un contratto di sette anni!
Cronache dell’epoca narrano che il manager Juan Figer avesse avvertito i dirigenti della Ponte Preta dell’interessamento della Pistoiese, così da fare in modo che la partita contro il Comercial potesse servire da palcoscenico solo per mettere in mostra le doti di Danuello, facendolo per giunta giocare da punta pura, lui che era in realtà una “ponta”, cioè un esterno. Il fatto è che lo stratagemma dovette funzionare perchè Malavasi ne rimase impressionato.
Altri dicono non fosse neanche un calciatore, e che attraverso una serie di raggiri e imbrogli gli abbiano fatto prendere parte alla famosa partita Ponte Preta - Comercial per convincere Malavasi ad acquistarlo. Una vera e propria truffa.
Entriamo poi nel campo delle vere e proprie leggende metropolitane: Ho preso un caffè al bar ieri mattina. Sai chi me lo ha servito? Luís Sílvio! L’altra sera sono andato in pizzeria. Lo sai chi era il pizzaiolo. Luís Sílvio! Ho visto un porno ieri notte, non ci crederete mai! il protagonista era Luís Sílvio! Domenica al Comunale ho comprato un Caffè Sport Borghetti sugli spalti dall’omino. Beh, lo sapete chi era? Luís Sílvio!
Di sicuro c’è solo una cosa, la scritta in vernice arancione su un muro dello Stadio Comunale di Pistoia: “Luis Silvio c’è”