“Q uando ero giovane, facevo parte della seconda generazione di neri in Olanda. Mio padre della prima. Mia madre invece era bianca, e vivere con un uomo di colore in quel momento e avere un figlio “meticcio” non fu facile.”
(Ruud Gullit)
“Aveva una potenza fisica straordinaria, un grande carisma e per i compagni era un vero trascinatore. Quando partiva lui, con la criniera al vento, era come se squillasse la tromba dell’assalto”
(Arrigo Sacchi)
“Ruud Gullit è un grande giocatore. Ha tutte le qualità e le abilità e non ha paura di dare del tu al pallone. E soprattutto si diverte ogni secondo facendo quello che fa. Secondo me è quella gioia che gli leggi negli occhi a renderlo un giocatore ancora migliore di Maradona. Entrambi chiaramente hanno la qualità chiave che troverai in tutti i migliori giocatori al mondo, il bilanciamento, solo che Gullit ha un baricentro più alto e in teoria dovrebbe essere uno svantaggio, invece non riesci a portarglielo via il pallone. Era lo stesso con Pele, Beckenbauer e Cruyff.”
(George Best)
“[…] Gullit è una leggenda. Più potente di Van Basten, era quasi impossibile togliergli la palla. Ma aveva uno stile diverso, e questo lo rendeva il partner perfetto di Van Basten: il sogno di ogni allenatore è quello di avere un giocatore tecnico associato a uno fisico con grande tecnica.”
(Gheorghe Hagi)
“C’è stato un periodo alla fine degli anni ‘80 in cui Ruud rivaleggiava con Diego Maradona come miglior giocatore del mondo. Ruud poteva giocare praticamente in qualsiasi posizione, da libero, da centrocampista, da ala, da attaccante. Senza gli infortuni Ruud avrebbe ottenuto anche più di Maradona.”
(Ronald Koeman)
“To play Holland, you’ve got to play the Dutch.” (Ruud Gullit)
Ruud Gullit, il “Valderrama nero”.