Nell’estate del 1986, l’allora allenatore del Barcellona Terry Venables riuscì nell’impresa di chiudere un sensazionale colpo di mercato. Aveva un sogno Terry, il suo sogno era che il fronte d’attacco del Barcellona fosse guidato da un talentuoso e pericoloso duo britannico. Così Gary Lineker dall’Everton e Mark Hughes dal Manchester United lo raggiunsero al sole della Catalogna.
In particolare il Gallese Hughes firmò un contratto di otto anni con il club del Camp Nou, ma il suo impatto purtroppo non risultò essere così decisivo come quello di Gary. Le cose peggiorarono ulteriormente al secondo anno in blaugrana, anche perché Venables, l’allenatore che tanto lo aveva voluto, era andato via. Poi un giorno si presentò alla porta del Barcellona il Bayern Monaco. Il gigante Tedesco aveva da proporre un’offerta per il prestito di Hughes. Il Gallese non ci pensò poi molto. “Sono stato fuori squadra per sei mesi. Avevo un contratto di otto anni, quindi se le cose andavano avanti così avrei passato altri sei anni della mia vita a fare allenamento e poi andarmene a casa e non giocare.”
“Così mentre ero a cena e discutevo dei dettagli del contratto con il general manager Tedesco Uli Hoeness per sigillare l’accordo di prestito, mi feci scappare che il giorno dopo avevo una partita internazionale con il Galles.”
Il Tedesco non si scompose.
“A che ora giochi?”, mi chiese. “Alle 16:30”, risposi. “Va bene allora, puoi rientrare in Germania e giocare la tua prima partita con il Bayern stasera.” mi disse Hoeness.
E così avvenne.
Così Leslie Mark Hughes giocò due partite nello stesso giorno.