“E l Pulpo” è uno dei più grandi attaccanti del calcio Argentino. Vince 5 campionati nazionali, tutti con il River tutti tra il 1975 e il 1980, in un periodo d’oro per i Millionarios, una delle più forti squadre del Sudamerica.
In nazionale Leo gioca 45 incontri, segnando 22 reti. È uno degli uomini chiave dell’Argentina che vince il Mondiale casalingo del 1978, durante il quale gioca come centravanti in coppia con il “Matador” Mario Kempes.
Nelle prime due partite del girone eliminatorio contro l’Ungheria e la Francia vinte entrambe dall’Argentina per 2-1, Leo realizza due reti decisive.
Nella partita con la Francia, decisa da un suo splendido tiro dalla distanza, Leo subisce la lussazione di un gomito e salta la terza partita con l’italia.
Ma la cattiva sorte non ha ancora finito con Leo: poco prima della partita con la Francia suo fratello minore Oscar muore in un incidente d’auto; a Leo la notizia viene comunicata alla fine del match. Nonostante il grande dolore per la scomparsa del fratello, Leo, sostenuto dai suoi genitori, decide di continuare e, dopo aver superato l’infortunio, rientra nella formazione titolare nelle partite del secondo turno contro Polonia e Brasile senza però segnare.
Ritorna con una doppietta nel clamoroso e discusso 6-0 contro il Perù, decisivo per la qualificazione alla finalissima.
Leo è uno dei pochissimi giocatori ad incontrare le madri di Plaza de Mayo.
Leo è uno dei pochissimi a riconoscere che il clima in quei Mondiali era assolutamente intimidatorio e che, anche se non si immaginavano le efferatezza che emersero in seguito, “sapevamo tutti che i Militari non ci stavano raccontando la verità.”
- Fotografia: VEl Grafico del 19 de Abril de 1977. Edicion 3002 via Wikimedia