Ciao Mandrake.
Ciao Piede sinistro di Dio.
Ciao Mariolino.
“Corso gioca un calcio in poesia, ma non è un ‘poeta realista’: è un poeta un po’ maudit, extravagante.” Pier Paolo Pasolini
“Meglio un piede solo che due scarsi, è il mio motto.” Mario Corso
“Quando Suárez era in forma sapevamo di non perdere, ma quando Corso era in forma sapevamo di vincere.“ Carlo Tagnin
“Corso era il più diverso, ancora, per questi motivi: vocina chioccia, occhi di chi s’è appena alzato dal letto, numero 11 sulla schiena ma non era un’ala sinistra, anzi spesso giocava sulla destra per avere più porta davanti con l’unico piede buono, il sinistro. «Meglio uno buono che due scarsi». Centrocampista non era di sicuro, punta nemmeno. Oggi lo chiameremmo trequartista. Difficile trovare chi gli somigli. In parte Giggs. Non aveva un ruolo definito ma valeva il prezzo del biglietto. Era un 10 targato da 11. Coi giornalisti parlava pochissimo, in spogliatoio molto, e stava terribilmente sulle scatole al Mago Helenio Herrera. Che ogni anno lo metteva in testa all’elenco di quelli da cedere e ogni anno Angelo Moratti gli diceva che non era il caso.
E bisogna essere grati a Corso, perché la foglia morta sopravvive ancora in un mucchio di cannonate, spingardate, siluri, missili, fucilate. È una presenza gentile e lieve, va dove la porta il vento così come Corso andava dove lo portava l’estro. Insofferente agli schemi, anarchico, imprevedibile, lunatico, geniale, per noi Mario Corso era la libertà, ma non lo sapevamo.
Era fatto così: indisponente quando, sotto il sole, in campo giocava nella zona d’ombra. Ma sempre con un colpo a sorpresa nascosto da qualche parte, da vero prestipedatore.” Gianni Mura
- Milan (Italy), San Siro, March 8, 1970. Milan A.C. — F.C. Internazionale Milano 0-1, Matchday 23 of the Italian League 1969–70 Serie A: Internazionale’s winger Mario Corso (right) beats Milan’s goalkeeper Villiam Vecchi (no. 12) and scores at 80’ the winning-goal for his team; observe the action, Milan’s Giovanni Lodetti and, in the background, teammate Giovanni Trapattoni. via Wikipedia