All’età di 13 anni Míchel fa parte della cantera del Real Madrid. La sua esplosione risale ai primi anni ottanta quando, con la maglia del Castilla, si mette in luce assieme ad altri futuri campioni come Emilio Butragueño, Manuel Sanchís, Miguel Pardeza e Rafael Martín Vázquez, la famosa Quinta del Buitre.
Le buone prestazioni inanellate da Míchel lo portano rapidamente in prima squadra.
Nel 1988 fu colpito da una bottiglia mentre era sul campo, un po’ più tardi fu sanzionato dalla UEFA per aver utilizzato un metodo non ortodosso di turbare la concentrazione di Carlos Valderrama in una partita contro il Real Valladolid e fu pure squalificato per nove giornate per aver a suo tempo offeso e colpito l’arbitro Bruno Galler.
Con il Real Madrid Míchel vince oltre a sei campionati Spagnoli, due Coppe UEFA, nel 1985 contro gli ungheresi del Videoton Fehérvár, realizzando il gol del vantaggio nella finale di andata, e nel 1986 contro i tedeschi del Colonia.
Vince la classifica dei cannonieri della Coppa dei Campioni nel 1988 con 4 reti.
Viene eletto calciatore Spagnolo dell’anno nel 1986 dal periodico sportivo Don Balón, e nel 1992 dal quotidiano El País.
Con il Real Madrid colleziona 404 presenze e 97 reti.
Con la Nazionale spagnola disputa i Mondiali del 1986 in Messico, risultando fra i migliori centrocampisti della competizione, e i Mondiali del 1990 in Italia, dove segna quattro reti: una tripletta alla Corea del Sud e un rigore al Belgio. Complessivamente con la maglia della Spagna Míchel ottiene 66 presenze e realizza 21 reti.
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