“F u una grande sorpresa e per me un grande omaggio avere Gigi in Camerun per la mia partita
d’addio. Non avrei mai pensato di vederlo arrivare. Venne in vacanza, con grande entusiasmo e
umiltà, ma senza nulla: i guanti glieli ho prestati io, ma il vero problema erano le scarpe, perché Gigi
ha il 46 di piede. Alla fine siamo riusciti a trovare uno col suo stesso numero che gliele ha prestate”.
“La mia folgorazione per questo ruolo la ebbi durante i mondiali in Italia del 1990. Avevo dodici anni
e mi innamorai non di Maradona o di Lineker e neppure di Roger Milla ma di Thomas N'Kono, il
portiere del Camerun, che allora aveva già trentaquattro anni ma entrò nei miei sogni e condizionò la
mia vita. È involontario merito suo se sono arrivato dove sono arrivato. Era un portiere che usciva
dagli schemi, faceva delle respinte di pugno fantastiche, cose che noi non eravamo abituati a vedere.
Insomma fu amore a prima vista per N'Kono ma, soprattutto, per il suo ruolo”.
(Gigi Buffon)
- Illustrazione Thomas N'kono gentilmente concessa da The Art of Goalkeeping