Il 31 gennaio 1965 è una data storica per il calcio foggiano. Quella domenica infatti i “Satanelli” rossoneri attendono allo Stadio Zaccheria l’Internazionale. Quella del Mago Helenio Herrera. Quella campione d’Europa in carica e neo campione del Mondo. Quella insomma cui fu poi associato l’aggettivo “Grande”.
Quel Foggia aveva un altro mago in panchina, il “Mago del Tavoliere” Oronzo Pugliese, e in campo l’attaccante, capitano, leader indiscusso, “u’centravant” Cosimo Vittorio Nocera da Secondigliano.
Il primo tempo si chiude sul pareggio per 0 a 0.
Il secondo tempo è appena iniziato che Lazzotti al 49’ porta in vantaggio i rossoneri. Nemmeno cinque minuti ed ecco la seconda rete del Foggia. A segnare è Cosimo Nocera.
Nonostante Oronzo Pugliese in panchina sembri posseduto e continui a spronare i suoi, i Satanelli si rilassano, e così i Meneghini approfittano prima per accorciare le distanze con Peirò e poi addirittura per pareggiare con Luisito Suarez al 74’.
Sembra il preludio alla clamorosa rimonta nerazzurra.
In campo però c’è ancora “u’centravant” Cosimo Nocera. Dopo soli due minuti dal pareggio segna la rete del definitivo, storico 3 a 2 con una delle sue proverbiali staffilate.
Lo stadio Zaccheria è in tripudio. Foggia è in tripudio.
“Ho sognato per lunghe notti un gol all’Inter. Ne ho fatti due, potete immaginare la mia felicità”.
A distanza di pochi mesi arriva anche la chiamata in maglia azzurra per Cosimo Nocera, convocato per l’amichevole che l’Italia gioca a Firenze contro il Galles. La partita termina con un eloquente 4 a 1. L’ultimo gol della nazionale Italiana, il quarto al 90’ lo mette a segno lui, Cosimo Vittorio Nocera da Secondigliano.
Una presenza con l’Italia, una rete.
Cosimo Nocera in dieci stagioni a Foggia, dal 1959 al 1969 ha messo a segno 101 gol fra Seria A, Serie B e Serie C. Due però sono quelli che hanno proiettato “u’centravant” nella leggenda.