“P apin è un grandissimo giocatore, un bravo centrattacco e un uomo coraggioso, capace di mettere la testa dove gli altri non osano mettere il piede. Quanto a chiacchiere però…” (Gianni Agnelli)
Considerato da molti uno dei più grandi attaccanti francesi della storia e insignito del Pallone d’oro nel 1991. JPP era noto per le sue capacità acrobatiche e per il suo coraggio, per i suoi tifosi i suoi non erano semplici gol, erano “Papinades”.
“Un sogno giocare nel Milan. Certo, lasciare Marsiglia non è stato facile. Lo sport è così, un giorno sei in alto, il giorno dopo sei giù. Io volevo intraprendere un’altra sfida. Al microfono davanti a quarantamila persone ho dovuto annunciare che partivo per un club ‘nemico’. Ho un ricordo incredibile di quel giorno. Ma andavo a giocare con la squadra che era in quel momento più forte. In particolar modo andavo a giocare con Marco van Basten, con cui non vedevo l’ora di provare l’intesa, ma purtroppo riuscimmo a giocare solo un paio di partite di campionato ed una di UEFA, poi lui si infortunò ed io trovai l’intesa con un altro Marco, Simone.”
“Paolo Maldini è un giocatore ed un uomo per cui nutro molto rispetto . Lui dava il 200% in allenamento e il 200% in partita. E questo conta, come giocatore, come uomo.”
“Quando non si ha più voglia di fare allenamenti, ecco, quello è il momento in cui bisogna smettere. Ero tornato a giocare in Francia e chiesi di poter fare tre allenamenti a settimana e di stare tre giorni a casa. Credevo di poter allentare un po’ i ritmi ma sbagliavo: senza allenamento ti mangiano la testa.”