È il 1997. Diego Maradona accusa senza troppi giri di parole Silvio Berlusconi di aver utilizzato il suo potere mediatico e finanziario per indirizzare la vittoria del Pallone d’Oro in favore di Ruud Gullit. Sottraendolo appunto a Paulo Futre, secondo per pochi voti.
Certo Ruud aveva vinto il campionato in Olanda con il PSV e i primi tre mesi al Milan erano stati a dir poco folgoranti, ma il 10 del Porto aveva vinto la Coppa dei Campioni di quell’anno, la prima per i Dragões, e lo aveva fatto da assoluto protagonista, con una prestazione sensazionale. I Tedeschi del Bayern li aveva letteralmente fatti impazzire.
A distanza di anni, siamo nel 1993, Futre arriva in Italia, alla Reggiana. L’esordio in Serie A vede opposti gli Emiliani alla Cremonese. Futre fa quello che gli viene meglio: fa impazzire i suoi avversari. Segna anche. Sino a che un difensore della Cremonese decide che basta. Un’entrata da codice penale e Futre è fuori in barella. La stagione finisce quí.
Ma nella vita di Futre si materializza di nuovo Berlusconi. Vuole provare a salvare il talento cristallino del Portoghese: il suo sogno è vederlo giocare con Van Basten, Baggio, Savicevic e Weah. Ma i sogni non sempre si avverano: Futre gioca una sola partita.
È il 27 Giugno 1992. È mattino presto. Alle 21:00 il Santiago Bernabéu ospiterà la finale di Copa del Rey. Luis Aragonés, allenatore dell’Atletico de Madrid si precipita nella stanza di Paulo. Lui sta dormendo. La porta si spalanca. Paulo si sveglia di soprassalto.
Aragonés con modi spicci dice: “Ricordi cosa hanno fatto Michel, Gordillo e Hierro a Pizo Gomez? Sai come lo hanno umiliato?”
Con gli occhi pieni di sonno Paulo richiama alla mente l’episodio.
“Certo che lo so, lo hanno insultato ad un semaforo”, risponde.
“Bene, oggi dobbiamo vendicarlo. Devono ingoiare gli insulti e ricordare questo giorno per il resto della vita. Stasera sarai l’incubo di Michel, Gordillo, Hierro, del suo amico Buyo e compagnia. Oggi è il tuo giorno. Torna a dormire.”
Futre segna il gol del definitivo 2-0 con cui l’Atleti si impone sui rivali di sempre.
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- Fotografia: Futre: "Sognavo la Roma e avevo un accordo con Viola. Saltò tutto per una foto" via Il Romanista