“A quattordici anni andai a Parigi, finale del concorso per i migliori giovani calciatori di Francia. Allo stadio di Colombes c’era un vento cane. Non riuscii a toccare e a giocare un solo pallone buono. Mi offrirono un biglietto per andare sulla Senna in battello e uno per andare a vedere la Torre Eiffel. Gli altri ragazzi rimasero allo stadio a giocare al calcio, a me consigliarono di fare il turista.”
(Michel Platini)
“Ho giocato nel Nancy perchè è la squadra della mia città.
Ho giocato nel Saint-Étienne perchè è la squadra più forte di Francia.
E ho giocato nella Juventus perchè è la squadra più forte del mondo.”
(Michel Platini in un’intervista alla Rai dopo la sua ultima partita in Serie A, Juventus-Brescia 3-2, 17 maggio 1987)
“Essere un giocatore della Juventus vuole dire appartenere ad uno dei pochi veri miti dello sport.”
(Michel Platini)
“L’amore per la maglia Bianconera esplode nei momenti di trionfo e non diminuisce nei momenti meno felici.”
(Michel Platini)
“L’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras.”
(Gianni Agnelli)