“S ívori è più di un fuoriclasse. Per chi ama il calcio è un vizio.”
(Gianni Agnelli)
Arriva alla Juventus all’età di 21 anni dagli argentini del River Plate per l’allora stratosferica somma di 190 milioni di lire. Esordisce in maglia bianconera, vestendo la numero 10, nel 1957 insieme all’altro neoacquisto, il gigante Gallese proveniente dal Leeds United John Charles. Insieme a Giampiero Boniperti costituiscono il “Trio Magico”. Vince tre scudetti, tra cui quello della prima stella nel 1958/59.
Fu lui a segnare il gol con cui la Juventus, prima squadra Italiana, riesce ad espugnare il Santiago Beranabéu di Madrid.
Nel 1961 viene insignito del Pallone d’Oro, primo bianconero della storia a fregiarsi di questo riconoscimento.
Nel 1965, a causa di contrasti insanabili con l’allenatore Heriberto Herrera, passa al Napoli dell’armatore Achille Lauro. Viene accolto dalla città in trionfo. Omar Sívori è stato il “Re di Napoli” vent’anni prima di Diego Armando Maradona.
Il giornalista Osvaldo Ardizzone scrive nel 1965 sulle colonne de El Gráfico: “…e qualcuno mi ha raccontato di aver visto, dopo l’esordio di Sívori e Altafini in maglia azzurra, una vedova inginocchiata sulla tomba del marito lamentarsi inconsolabilmente: ‘Perché sei morto? Proprio adesso che a Napoli ci sono Sívori e Altafini… cosa ti stai perdendo!’”
Omar Sívori si congeda commosso dal calcio giocato il 21 Dicembre 1968 con un collegamento diretto da Napoli della popolarissima trasmissione televisiva Canzonissima.
Nell’estate 1965 la popolarità raggiunta portò Sívori a interpretare se stesso nel film Idoli controluce di Enzo Battaglia, con Massimo Girotti e Valeria Ciangottini, cui seguì nel 1970 la pellicola Il presidente del Borgorosso Football Club di Luigi Filippo D’Amico, con Alberto Sordi.