“M arco era capace di segnare gol da posizioni impossibili, come quello straordinario nella finale del campionato europeo del 1988 contro l’Unione Sovietica. Aveva tutte le qualità, era un attaccante perfetto, a questo aggiungi una tecnica sopraffina che lo rendeva immarcabile nell’area di rigore. Tutte queste cose messe assieme facevano di Marco l’incubo di ogni difensore.”
(Gheorghe Hagi)
“Marco era l’eleganza in persona. Poteva segnare in mille modi diversi ma sempre con un tocco di classe. Incredibile. Non aveva punti deboli: era completamente a suo agio con tutti e due i piedi, ed era forte di testa, ma non segnava solo gol, era in grado di fare molti assist. È un peccato che abbia smesso di giocare così presto. Sono convinto che se non avesse dovuto smettere sarebbe diventato un grande ‘numero 10’.”
(Marcel Desailly)
“È il più veloce centravanti di 1 metro e 88 che abbia mai visto! Semplicemente fantastico. Era veloce come Ian Wright, eccezionale di testa come Joe Jordan e teneva la palla meglio di Alan Smith.”
(Tony Adams)
“Giocavo con Marco van Basten nel Milan. Un giorno gli ho chiesto quando preferiva che gli giocassi la palla, se avesse delle preferenze. Mi disse: ‘Carlo, tu passamela e poi inizia a corrermi incontro per congratularti.’ Di solito aveva ragione, le cose andavano così.”
(Carlo Ancelotti)
“Marco è stato il più grande centravanti che abbia mai allenato, era elegante come un cigno. Marco rimane il più grande nel suo ruolo. È stato un peccato che sia stato costretto a ritirarsi a soli 28 anni. È stata una disgrazia mortale per lui, per il calcio e per il Milan.”
(Fabio Capello)
“Il lutto in me per il suo precoce ritiro non si estingue ancora e mai si estinguerà.” (Carmelo Bene)