“A Zenga piaceva stare in porta e aspettare l’avversario. […] Amava il volo: plastico, morbido, a effetto. Era il contrario di Dasaev che si giocava ogni volta con lui il premio di migliore del mondo.”
(Beppe di Corrado)
“Ventidue dei centoquattro anni dell’Inter li ho trascorsi indossando con orgoglio i colori che amo, che ho sempre con me e che mi sono tatuato sul braccio.”
“Il giorno in cui l’Inter mi chiamerà, potrò pure morire.”
Si distingue per essere uno dei migliori portieri di sempre Walter e lega il suo nome all’Inter, con cui disputa 473 incontri, vincendo uno scudetto, una Supercoppa italiana e due Coppe UEFA.
Difende la porta della nazionale Italiana per 58 volte e partecipa a due campionati del mondo, in Messico nel 1986 e Italia bel 1990, oltre ad un campionato d’Europa in Germania Ovest 1988. Durante il Mondiale casalingo del 1990, concluso al terzo posto, Walter mantiene la porta inviolata per 517 minuti consecutivi, record assoluto della competizione.
A livello individuale “l’Uomo Ragno”, com’è soprannominato, viene eletto portiere dell’anno IFFHS per tre volte consecutive (dal 1989 al 1991). Sempre l’IFFHS lo ha collocato in 20ª posizione nell’elenco dei più forti portieri del XX secolo. Nel 1988 e nel 1990 Walter si è classificato rispettivamente 17º e 12º nella corsa al Pallone d’oro.
“Quando vedo il Trap scappato in Germania, o Bagnoli che non ha più voglia di allenare dopo che all’Inter l’hanno massacrato, divento una bestia!”
“Il calcio è una giungla: ti leccano i piedi fino a quando sei il re e ti girano le spalle non appena scendi dal trono.”
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