“L a natura aveva premiato Zico col talento, ma in un periodo nel quale il mondo del calcio cominciava a parlare di un calcio fatto di forza, quel fisico non entusiasmava nessuno. Essendo magro, non alto, con le gambe storte e una spalla più bassa dell’altra, il suo talento aveva poche possibilità di sopravvivere, ma quel fuoriclasse aveva ancora più di un asso nella manica: la passione, la volontà, l’abnegazione…“
Jorge Valdano
“Zico o Austria.”
(Striscione dei tifosi dell’Udinese. Nell’estate del 1983 si trasferisce all’Udinese, pagato dalla società friulana 8 miliardi di Lire. Il trasferimento divenne un vero e proprio affare di stato al quale presero parte oltre al presidente dell’Udinese Mazza e quello della FIGC Sordillo anche ministri, segretari di partito ed associazioni sindacali.)
“Noi avevamo una squadra fantastica e conosciuta in tutto il mondo, ancora oggi la gente ci ricorda per il Brasile del 1982. Se avessimo vinto noi il calcio sarebbe stato differente, invece vinse l’Italia e si sono gettate le basi per un calcio nel quale conta solo il risultato e bisogna raggiungerlo ad ogni costo. Si è andati verso un calcio difensivo, dove si pensa alla distruzione del gioco e al fallo sistematico. Quella sconfitta del Brasile non è stata un bene per il mondo del calcio. Avremmo anche potuto segnare cinque goal quel giorno, l’Italia ne avrebbe fatti sei perché trovava sempre un modo per punire i nostri errori.”
(Parlando di Italia-Brasile 3-2 di Spagna ‘82)
“Un direttore di partite. Gli hanno dato la maglia numero 10 di Pelè e se l’è infilata senza problemi: aveva un’autorità da grande. Un tipo sensazionale e un giocatore fantastico.”
Diego Armando Maradona
“Tieni lontano Zico. Tienilo lontano Phil (Thompson). Cazzo Phil tienilo lontano da me, per l’amore di Dio!” (Bruce Grobbelaar, durante la Coppa Intercontinentale 1981)
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- Fotografia: Zico all'Udinese nella stagione 1983-1984 via Wikipedia