Oltre ad essere considerato uno dei più grandi giocatori di sempre in Francia è considerato uno dei migliori difensori centrali di tutti i tempi.
All’età di 8 anni inizia a tirare i primi calci con la Juventus Sainte-Anne.
A 19 anni diventa professionista e inizia la sua carriera con l’Ajaccio, passando poi per l’Olympique Marsiglia e finendo con il Girondins Bordeaux, e per quindici anni in Ligue 1, dal 1969 al 1984, gioca 516 partite segnando 19 reti.
La sua progressione calcistica è folgorante: dall’esordio nel 1969 viene nominato in appena 4 anni da France-Football Giocatore Francese del 1972.
Con il Marsiglia, nel 1976, e con il Bordeaux nel 1984, vince una Coppa di Francia e un titolo di campione di Francia.
Con la maglia della nazionale Francese totalizza 65 presenze fino al 1983. Il suo esordio con i “Bleu” risale al 1971 contro la Bulgaria.
Il nome di Marius in Francia e con la Francia non può essere separato da quello di Jean-Pierre Adams: il primo nato in Guadalupa, il secondo nato in Senegal sono una delle coppie di difensori centrali più forti al mondo tra il 1972 e 1976, noti come “Black Guard”, un omaggio simbolico alle ex truppe militari afro-caraibiche.
Nell’ottobre del 1976, l’allenatore della Francia Michel Hidalgo fa di Marius il primo capitano della nazionale Francese nato nelle Antille. Dei suoi 4 gol con la maglia dei “Bleu”, 2 sono indimenticabili.
Il primo allo stadio Maracaña di Rio de Janeiro durante un’amichevole contro il Brasile nel 1977, un colpo di testa imperioso sotto l’incrocio dei pali che fissa il punteggio sul 2 a 2, e 5 anni dopo, nella semifinale di Coppa del Mondo, la famosa “Notte di Siviglia”, andando a segnare la rete del momentaneo 2-1 contro la Germania Ovest: una splendida volée di rara potenza che si insacca sotto la traversa tedesca difesa da Toni Schumacher.
Marius ad oggi continua ad essere nell’undici ideale della storia del calcio francese.
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