Il Boca Juniors venne fondato nel 1905 da giovani di origine italiana fra cui Esteban Baglietto di origini genovesi, Alfredo
Scarpatti, Santiago Pedro Sana e i fratelli
Juan e Teodoro Farenga, di origini lucane
(figli di Francesco Paolo, immigrato di Muro
Lucano, che costruì le prime porte del campo
in cui il club si sarebbe allenato), nel
quartiere de la Boca abitato allora
prevalentemente da emigranti genovesi (da
cui deriva Xeneizes, cioè Genovesi, il
soprannome della squadra).
Alla società venne imposto il nome del
quartiere in cui era nata, cui si aggiunse
Juniors, al fine di dare un’impronta
britannica alla squadra, secondo la moda
vigente allora in Argentina.
E i colori sociali?
Nei primi anni furono adottate diverse casacche tra cui una rosa e una azzurra, entrambe poi sostituite da una divisa bianca con strisce nere verticali. Le prime uscite con questi colori non aveva portato troppo bene, e così bisognava decidere i nuovi colori da attribuire alla squadra.
Non riuscendo a trovare un accordo si decise di lasciar fare alla sorte, così Juan Rafael Brichetto, che l’anno prima era stato presidente del club e che di mestiere era manovratore di uno dei ponti d’ingresso del porto bonaerense, ebbe l’idea: andare al molo per aspettare la prima nave e adottare i colori della bandiera battente per la maglia.
Molti raccontano che fosse la “Drottling Sophia”, altri la “Oskar II”, e per altri ancora la “Prinsessan Ingeborg”, quale che fosse la nave il tratto comune a tutti i bastimenti era uno solo: a poppa sventolava un vessillo giallo e blu, la bandiera Svedese. Quelli sarebbero stati i colori del Boca Juniors.
- Boca Juniors 1920 - El Grafico magazine - Public domain via Wikimedia Commons
- Boca Juniors 1908 - See page for author [Public domain], via Wikimedia Commons
- Maradona - Tekijä: Tuntematon (El Gráfico n° 3203) [Public domain], lähde: Wikimedia Commons