Gianni Rivera, dopo l’incontro d’andata della Coppa Intercontinentale del 1969 a San Siro contro l’Estudiantes La Plata, vinto agevolmente dal Milan per 3 reti a 0 diceva degli argentini: “sono una squadra molto unita e compatta pur non avendo tra le proprie fila campioni di valore assoluto, ad eccezione del difensore centrale e capitano Malbernat, dal gioco prevedibile, ancorché un attimino cattivella.”
L’Estudiantes, piccola squadra Argentina, aveva vinto per la seconda volta consecutiva la Copa Libertadores, che vincerà poi anche l’anno dopo, e nel 1968 si era aggiudicata la Coppa Intercontinentale battendo il Manchester United di Sir Matt Busby e della Holy Trinity Best-Charlton-Law dopo due vere e proprie battaglie senza esclusione di colpi.
“Sono nel calcio da quarantasei anni, ho assistito a mille battaglie, ma uno spettacolo del genere, tanto disgustoso, non l’avevo mai visto e sicuramente non lo vedrò mai più.”
(Nereo Rocco)
“Il Milan a Buenos Aires limita la sconfitta (1-2) e si laurea campione ma paga cara l’impresa compiuta contro i massacratori dell’Estudiantes: Combin ferito, arrestato e rilasciato; Prati con forte trauma cranico; Malatrasi stirato; tutti gli altri gonfiati di botte.”
(Corriere dello Sport)
“La partita è stata tutta così, quando avevi il pallone arrivava qualcuno e ti spaccava. L’arbitro, un cileno, se ne fregava bellamente. Ci fu un terzino che falciò Prati, poi arrivò il portiere Poletti e gli mollò un calcio nella schiena. Prati dovette uscire dal campo.”
(Giovanni Lodetti)
- Estudiantes 1970 via Wikimedia Commons
- Biglietto Milan - Estudiantes La Plata - Finale Coppa Intercontinentale - 8 ottobre 1969
Per gentile concessione del Dott. Riccardo Bolla, imprenditore meneghino e milanista sfegatato.